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Uno dei più utili effetti che è possibile creare in Photoshop è l'effetto opaco (matte). Gli effetti opachi sono molto versatili e si presenteranno benissimo con molti tipi di foto, e sono anche abbastanza facili da realizzare.

Vedremo il processo di creazione di un effetto matte da zero qui nel seguito.
Ecco la versione precedente della foto di esempio che utilizzeremo:1
Ed ecco la versione con l’effetto matte applicato:
2

3È un effetto piuttosto delicato, ma ha un piacevole impatto piacevole sulle foto. Iniziamo.

1. Per prima cosa duplichiamo il livello.

2. Innanzitutto, aggiungi un livello di regolazione delle curve.
Applicare una curva RGB simile a quella mostrata sotto (alzando il punto del nero verso l’alto come indicato nell’immagine a lato).
Eventualmente aggiungere un altro punto di regolazione per rendere la curva meno brusca.

Questa sarà la base dell'effetto opaco.

A seconda della foto, potresti voler alzare più o meno l'estremità sinistra (neri), il che influirà sulla forza dell'effetto. Più si sposta in alto il cursore dei neri più forte è l’effetto, più in basso da un effetto meno intenso.

 

 

 

 

 

 

 

3. Successivamente, aggiungi un livello di regolazione luminosità / contrasto e imposta il contrasto su 12.4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4. L'ultimo passaggio consiste nell'aggiungere un livello di regolazione tonalità / saturazione e diminuire la saturazione portandola a -5.5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ed ecco il risultato finale:

6

 

 

 

 

 

 

 

 

Mappa della traversata

mappa-traversata-chamonix

partenza-aiguille1. La risalita da Chamonix avviene dal piazzale a sud, dove parte la funivia dell'Aiguille du Midi; c'è un buon parcheggio, ma è conveniente arrivare presto (cfr. consigli utili) per la notevole affluenza, in particolare in occasione di festività e dei week-end.
Le salite sono numerate e all'atto dell'acquisto del biglietto viene assegnato il numero della funivia che si deve prendere. Il numero della risalita corrente viene evidenziato da un pannello presente sull'ingresso della funivia.
Il tempo totale di risalita è di circa 45 minuti su due tronconi di funivia, parte da una altezza di 1042m di Chamonix, per arrivare al primo troncone al Plan de l'Aiguille a 2300m ed infine a 3800m all'arrivo del secondo ed ultimo troncone.
Chi poi volesse, può anche prendere l'ascensore scavato all'interno della roccia, di circa 42m per arrivare alla sommità della terrazza superiore a 3842m.

troncone-funivia1

monte-bianco-da-funiviaaiguille-da-ponte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

a. Arrivo della funivia

 arrivo-funivia1  arrivo-funivia4
 vista crinale Aiguille du Midi dalla funivia  vista piazzale partenza traversata dalla funivia
Sul ponte dell'Aiguille du Midi

Sul ponte 

Dell'Aiguille du Midi
Monte Bianco dal ponte Aiguille du Midi

Monte Bianco 

dal ponte Aiguille du Midi

2 - Al piazzale di partenza
al-piazzale1al-piazzale2

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo una galleria scavata nel ghiaccio, che termina ad una terrazza belvedere, inizia la discesa verso il pianoro dove ci si mette gli sci. Questa si svolge su un crinale che da un lato guarda su Chamonix, dall'altro sulla vallata iniziale della traversata e verso il Colle del Gigante. Il sentiero è in cresta ed offre un ottimo spunto panoramico, oltre che un buon ricordo adrenalinico sia per i dislivelli che si possono osservare sia per la vista stupenda sul gruppo del Monte Bianco.

al-piazzale4al-piazzale5 

 

 

3 - Canalone Iniziale
La prima parte della discesa a partire dall'Aiguille du Midi, si presenta come un vasto canalone, con una media ripida pendenza iniziale, via via degradante verso un panoramico e lungo falsopiano.

Si possono osservare in questa area, oltre alla bella Aiguille du Midi, anche il Mont Blanc du Tacul, i Dru, il Dente del Gigante e il famoso pilone sospeso della funivia di collegamento fra Courmayeur e Chamonix, che consente anche ai non sciatori la possibilità di poter godere di questo fantastico panorama.

canalone-panoramica 

4 - Vallée Blanche parte1
valee blanche12Alla fine del vallone iniziale ci si immette nella Vallée Blanche, che si presenta come un larghissimo pendio, molto bello anche dal punto di vista sciistico.

Di qui si può cominciare ad ammirare l'enormità dell'ambiente, e si vedono da media distanza anche i grandi crepacci della parte iniziale del ghiacciaio.

Le montagne appaiono sempre più maestose, come il Grand Capucin e la Tour Ronde sembrano un enorme manifesto a sfondo della discesa, col Dente del Gigante leggermente a lato, mentre il Monte Bianco giganteggia sul fianco della discesa.

 valee blanche01 valee blanche02 
 valee blanche03  valee blanche05

valee blanche08 valee blanche11

 

 

 

 

 

  

valee blanche07

valee blanche09

5 - Vallée Blanche parte 2

vallee parte2 01I grandi crepacci centrali della Vallée Blanche sono vicinissimi, ma per gran parte del tratto evidenziato l'ampiezza della pista sciabile è ancora molto grande, ed il pendio è gradevole.
A questo punto della gita si è totalmente immersi nel gruppo del Monte Bianco e nel Glacier du Geant.
Si vedono bene, fra le altre, le Grandes Jorasses, il Grand Capucin ed il Dente del Gigante.
Man mano che si prosegue i crepacci si cominciano a trasformare in seracchi e sono sempre più vicini.

 vallee parte2 02  vallee parte2 03
 vallee parte2 04  vallee parte2 05

vallee parte2 06
vallee parte2 05 

6 - La seraccata del Requin

seraccata07E' senza dubbio uno dei punti più spettacolari, si ha qui la possibilità di attraversare la parte seraccata del ghiacciaio.

I seracchi si potranno ammirare dal loro stesso bordo, si attraverseranno in alcuni punti anche dei crepacci, passando su ponti di neve dai quali si potrà anche vedere la loro profondità ... adrenalinico e meraviglioso.

In questo tratto occorrerà moderare la propria andatura sugli sci per potere effettuare virate anche strette, e destreggiarsi fra i vari seracchi nella parte più stretta del percorso della traversata, per una lunghezza di circa 2-3 chilometri.

 

seraccata01seraccata02

panorama seraccata

seraccata03seraccata04seraccata05seraccata06

 

Al termine della Seraccata del Requin, il tracciato prevede una deviazione verso destra, con un falsopiano abbastanza ampio chiamato "Salle a Manger" perchè posto di sosta oramai tradizionale scelto da anni (e curiosità ... è presente anche su Tripadvisor, il noto sito di recensioni di posti di ristoro!).
salle manger

salle manger roberto e laura

Nel caso vi vogliate fermare qui per rifocillarvi e riposarvi, fate molta attenzione, in quanto questo bel falsopiano è difatto il cambio di pendenza verso il mammellone dei crepacci antecedenti la Mer de Glace, molto profondi e pericolosi, e lo stesso falsopiano in cui si fermano in molti ha già dei crepacci in formazione per il movimento dorsale appena a valle ... quindi, il posto è bello per la sosta, molto panoramico in quanto a monte c'è una vista scenica fantastica sulla Seraccata del Requin, ma ... non toglietevi gli sci!

b - Rifugio del Requin

rifugio requin01Il Rifugio del Requin è situato al termine della seraccata del Requin, al confine fra la Vallée Blanche e la Mér de Glace, ad una altezza di 2516m slm.

La sua posizione si presta per una sosta durante la traversata, un boccone ed un buon bicchier di vino rigenerano e ridanno energie, ma anche ad ammirare la maestosità dell'ambiente, così come lascia rivedere il percorso appena terminato della seraccata del Requin.

La sua terrazza (cfr foto sotto), esposta sul ghiacciaio, offre una splendida panoramica sulla parte terminale della Vallée Blanche, Salle a Manger e la Mér de Glace.

Si può ammirare l'Aiguille Verte ed in lontananza la bella parete granitica dell'Aiguille du Dru.

rifugio requin02rifugio requin05

rifugio requin03rifugio requin04 

7 - La Mér de Glace

mer de glace01mer de glace02mer de glace05mer de glace04

Letteralmente significa "Il mare di ghiaccio", ed infatti in questo tratto della traversata si percorre un lungo falsopiano di bassa pendenza.Inizia a valle della Seraccata del Requin, dopo Salle a Manger e dopo un grosso mammellone con i grossi crepacci terminali della Vallée Blanche, è davvero un mare di ghiaccio, sciisticamente parlando poco impegnativo, che si percorre, tranne alcuni brevi tratti, con lunghi attraversamenti in massima pendenza a bassa velocità, ma con bellissime immagini a 360 gradi.

mer de glace03A poco meno di metà della Mer de Glace si apre verso la destra una vallata laterale da cui si può vedere l'Aiguille Verte da vicino e Aiguille du Dru.
mer de glace08Quest'ultima è una delle più note montagne per gli alpinisti, ed ha delle bellissime pareti verticali di granito che la hanno resa famosa, mi ricordo ancora i racconti di mio padre quando mi aveva narrato della sua nottata in parete a -20°C assieme ai suoi amici inseparabili di cordata.
Nella parte finale si scia fra i seracchi oramai convertiti in grossi ammassi di ghiaccio che costringono nel loro continuo lento movimento a scegliere di anno in anno tracciati di discesa differenti.
Di tanto in tanto si incontrano dei brevi cambi di pendenza nei quali si rigenerano seracchi ed alcun piccolo crepaccio.
mer de glace14Qui ultimamente (da circa il 2005-2006), si sono formati dei laghetti di scioglimento glaciale, che evidenziano il tristemente noto cambiamento di clima ed il riscaldamento del pianeta.

Prima di arrivare al termine della Mer de Glace, che finisce la sua lenta marcia verso valle in una vallata laterale di Chamonix, si deve scegliere la strada per ritornare a valle, che può essere tramite il Trenino di Montenvers (consigliato soprattutto l'esperienza ma anche per la comodità) o a piedi.

Dapprima si incontra sulla sinistra il percorso per arrivare al treno, c'è un piccolo piazzale in cui si tolgono gli sci e possibilmente anche gli scarponi (se abbiamo avuto cura di mettere delle scarpe da camminare nello zaino).
Se si sceglie di andare a piedi, dopo circa 500m dalla deviazione di cui sopra, si vede sulla sinistra un crinale da salire, che porta ad un sentiero molto bello e panoramico all'inizio, poi imerso in un bosco meraviglioso, che in circa un'ora, vi porterà a Les Planards o a Les Bois e poi a Chamonix.

mer de glace11mer de glace13mer de glace19mer de glace12

mer de glace15

Se si è scelto di prendere il trenino di Montenvers, proprio nel luogo dove ci si toglie gli sci, è possibile la visita alla famosa grotta di ghiaccio sotto la Mer de Glace. 

A partire dal 1946 ogni anno, un gruppo di volontari scava sotto il ghiacciaio con un lavoro di circa tre mesi, e ricava un appartamento del XIX secolo completo, con salone, cucina e camere.
Il percorso è molto interessante perchè consente di ammirare i cristalli rinvenuti negli anni dai ricercatori di minerali del massiccio del Monte Bianco, e di vedere da vicino la base del ghiacciaio dal suo interno, arricchito da giochi di luci molto belle realizzate per mettere in evidenza trasparenze e bolle d'aria.

  trenino01 1949

 

c - Il treno di Montenvérs


trenino02Per prendere il treno si deve fare una risalita di circa 30 minuti, per un sentiero panoramico e ben costruito, al termine del quale si sale su una piccola funicolare che porta alla stazione di Montenvers. Qui è presente anche un posto di ristoro, ma per chi desidera anche un ristorante con specialità della Savoia al Grand Hôtel du Montenvers, costruito nel 1880, un posto che vale la pena di provare anche solo per l'atmosfera ancora d'epoca.

trenino03Nello spazio antecedente la stazione, c'è un piazzale con una vista spettacolare sulla Mer de Glace e sulla vetta dei Dru.

La ferrovia Chamonix-Montenvers è una ferrovia a cremagliera che in un percorso di 5.1 km porta dalla stazione di Chamonix (1.042 m), raggiunge Montenvers (1.913 m), in un tragitto di circa venti minuti.
Venne progettata alla fine del XIX secolo a scopo turistico, inaugurata il 29 maggio del 1909 con trazione a vapore, poi trasformata in linea elettrica nel 1954. Alla stazione di Chamonix è in mostra un esemplare restaurato della locomotiva a vapore.

trenino07

trenino05

trenino06Una osservazione importante: qualora intendiate prendere il trenino informatevi prima di partire (ad esempio sul sito ufficiale di Chamonixse è già in funzione, normalmente viene attivato intorno a metà marzo, ma molto dipende dalle situazioni atmosferiche e di innevamento.

 

risalita ArrivoFunivia AlPiazzaleDiInizio ValléeBlache1 ValléeBlanche2 SeraccataRequin RifugioRequin MèrDeGlace TrainDeMontenvers canaloneIniziale

 

 

Periodo consigliato

Il discorso del periodo consigliato per effettuare la traversata è assolutamente relativo, infatti occorre fare delle considerazioni circa la variazione delle condizioni del percorso e delle condizioni climatiche in funzione del periodo dell'anno.

Per aiutare a comprendere meglio quanto sopra si può considerare il diagramma sotto riportato, che illustra, a livello orientativo, come variano le condizioni del percorso e le condizioni climatiche durante il corso del periodo Dicembre - Aprile.

notizie utili01

 


In dicembre si ha quasi interamente il percorso senza grossi crepacci, la neve è di solito ottima fino all'arrivo e si può arrivare fino a Chamonix con gli sci, di contro, in quota le condizioni climatiche sono generalmente pessime, con freddi molto intensi (dell'ordine di 30-40 °C sotto zero) e venti molto forti.

In Aprile le condizioni climatiche sono generalmente ottime, tali da poter effettuare la traversata anche in abiti leggeri, di contro, la parte crepacciata è molto aperta e la neve, in particolare dopo il primissimo tratto, può risultare molto marcia, al limite della sciabilita, oppure ghiacciata con canalette delle tracce se in prima mattinata.

Un buon compromesso, considerando anche che negli ultimi anni è parecchio mutata la condizione climatica con un deciso riscaldamento a partire già dalla metà di febbraio, è il periodo fra la seconda metà di febbraio e la prima metà di marzo.

Una cosa da non dimenticare è che ad alta quota la situazione atmosferica è molto più influente che in altri casi, per cui se è vero che nel periodo consigliato, con bel tempo la temperatura è molto piacevole, è anche vero che in caso di brutto tempo può ancora fare molto freddo; inoltre essendo la gita più rimarchevole dal punto di vista pesaggistico e naturalistico rispetto alla pura discesa sciistica, è opportuno informarsi bene prima di decidere la traversata. 

Degli ottimi siti per vedere le previsioni meteo sulla zona sono:
- Ski Info France - Previsioni su Chamonix
- Meteo France
- Nimbus

 

Abbigliamento

Si tratta di alta montagna, per cui anche nel periodo consigliato, fra metà febbraio e metà marzo è conveniente abbigliarsi per fronteggiare anche freddi dell'ordine dei 10° sotto zero, specialmente nella prima parte del percorso.

E' altresì vero che in questo periodo, se si ha la fortuna di trovare una buona giornata, il sole in altezza riesce a scaldare notevolmente l'ambiente, per cui è bene prevedere anche di poter effettuare dei tratti anche in maglietta senza maniche.

Per quanto sopra, è quasi obbligatorio che ognuno preveda di attrezzarsi di uno zaino capace di contenere il cambio di abbigliamento per stare al meglio durante tutti i tratti del percorso.

Una cosa molto importante sono le calzature per il tratto di risalita fino al treno di Montenvers o comunque di camminata fino a Chamonix qualora si intenda effettuare la gita a piedi per il rientro: è bene prevedere di portarsi nello zaino anche delle scarpette da camminata o da ginnastica e un laccio per legare gli scarponi in modo tale da poterli portare con comodità assieme agli sci a spalle.

 

Orari di riferimento

Dal 2 febbraio al 28 marzo la funivia dell'Aiguille du Midi effettua la sua prima corsa a partire dalle 08:10.

Le corse sono numerate e ogni biglietto riporta il numero della corsa cui è relativo.

E' bene ricordare che essendo una gita di assoluta rilevanza internazionale, è molto frequentata, con provenienze quasi da tutto il mondo, per cui occorre fare attenzione all'acquisto dei biglietti, da effettuarsi per tempo, secondo le modalità sotto riportate.

 

Acquisto dei biglietti di risalita

 

Acquisto alla cassa

La cassa apre alle 07:50 (circa 15 minuti prima della partenza della prima funivia) e vende solo i biglietti non prenotati in precedenza, per cui se si sceglie questa modalità, per avere una buona probabilità di partire ad orari convenienti (cfr. paragrafo relativo) occorre prevedere di arrivare alla biglietteria con un buon anticipo rispetto all'apertura della stessa, dell'ordine di mezzora al minimo.

Se si intende fare ritorno a Chamonix tramite il treno di Montenvers, è bene acquistare il biglietto assieme a quello della funivia.


Acquisto per telefono

E' possibile effettuare la prenotazione per telefono, al numero +33 (0)4.50.53.22.75

Si tratta di un call center con possibilità di risposta automatica, con lingua è in francese o in inglese.

Per questa modalità di acquisto è necessario disporre di carta di credito e di un indirizzo e-mail


Acquisto online

L'acquisto online è possibile dal sito internet della Compagnie du Mont Blanc, previa registrazione gratuita al sito stesso.

 

Durata della gita

La traversata del Monte Bianco non è da prendere come una corsa col tempo, la bellezza dell'ambiente fa si che la parte premiante della gita è proprio la bellezza e la maestosità della natura e delle montagne, per cui è bene munirsi di macchina fotografica o cinepresa, ne varrà la pena.

Per questa ragione, i tempi da prevedere per la gita, specialmente nel caso di bel tempo, sono dell'ordine di circa 5-7 ore dalla partenza della funivia dell'Aiguille du Midi all'arrivo a Chamonix col treno di Montenvers, circa un'ora di più in caso di ritorno a piedi per il sentiero.


Sosta Pranzo

La durata della traversata fa si che occorre prevedere una sosta pranzo, per cui occorre pensare all'occorrente per il pranzo al sacco, sono indicati panini e acqua, ma anche benavde calde qualora si possa disporre di termos non fragili.

Anche frutta secca e cioccolata sono utili per l'apporto zuccherino.

Il punto sosta più indicato è il Rifugio del Requin, oppure il pianoro di Salle a Mangér, fra la Vallée Blanche e la Mér de Glace (cfr. paragrafo Seraccata del requin - traversata da Chamonix - parte finale).

Qualora non si intenda portarsi dietro cibo per il pranzo al sacco, il Rifugio del Requin offre ottime soluzioni in carattere rustico e montano.

Se si intende utilizzare il Rifugio del Requin quale posto di sosta per il pranzo al sacco, si può usufruire della splendida terrazza sul ghiacciaio, corredata di panche e tavoli, ma è bene avere l'accortezza di effettuare almeno una consumazione, sebbene non venga proibito il pranzo al sacco, è una gentilezza che occorre seguire.

 

Treno di Montenvers

Qualora si volesse utilizzare il Trenino di Montenvers per ritornare a Chamonix (consigliato sia per la esperienza sullo storico trenino a cremagliera sia per lo spettacolo), è bene prendere il biglietto assieme alla risalita con la funivia ed anche verificare gli orari e se nel periodo in cui si vuole fare la traversata il treno è in funzione.

 

 

 

Il contesto Geografico della traversata del Monte Bianco da Chamonix

L'immagine sotto illustra come si contestualizza il tragitto percorso durante la traversata del Monte Bianco dalla parte di Chamonix rispetto alle montagne del gruppo.

contesto geo01

 

Dall'immagine si nota anche il percorso della traversata in funivia Entréves-Rif.Torino-A.du Midi-Chamonix.

All'arrivo del percorso evidenziato in rosso della traversata con gli sci, così come nella parte finale si vede anche il percorso del treno di Montenvers.

 

Sotto è riportata la curva altimetrica della traversata a partire dallo spiazzo di partenza con gli sci fino alla partenza del treno di Montenvers, con evidenziati alcuni punti salienti e le loro rispettive altezze.


contesto geo02

 

mio padre Felice

Un piccolo ricordo di papà Felice 

Un grande esperto della Vallée Blanche ...

Un itinerario fra i miti delle Alpi, a portata di tutti gli sciatori anche di media esperienza, purchè accompagnati da una guida o comunque da un esperto della Vallée Blanche e della Mér de Glace.

Sotto il profilo della difficoltà tecnica infatti il percorso è paragonabile ad una pista di medio livello, seppur considerando che si tratta di alta montagna e fuori pista (sebbene l'affluenza faccia si che in pratica molto sovente sia quasi battuta).

Non si richiedono quindi doti sciistiche particolari, se non di saper avere un ottimo controllo della propria velocità e sapere effettuare curve a bassa velocità anche molto strette; a volte è necessario infatti, in taluni punti, seguire dei percorsi obbligati e tortuosi.

La bellezza della gita non risiede nella parte strettamente sciistica, ma è senz'altro una delle meraviglie assolute per gli amanti della montagna per la elevata spettacolarità degli scenari che si susseguono via via che si avanza nel percorso.
La vista è grandiosa e consente di ammirare da vicino le più alte e famose vette dell'alpinismo europeo e un fantastico ghiacciaio, sciando attraverso crepacci e seracchi di dimensioni a volte impressionanti.

Il periodo migliore per effettuare la gita è generalmente da febbraio ad aprile, anche se negli ultimi anni, a causa delle mutate condizioni climatiche, è preferibile non oltrepassare il mese di marzo. Le condizioni del ghiacciaio sono, dal punto di vista sciistico, sempre migliori via via che si retrocede verso i mesi freddi, mentre ovviamente si deve fare la considerazione contraria dal punto di vista climatico, infatti, soprattutto nelle zone più alte, di inverno possono verificarsi situazioni di vento molto forte e freddo molto intenso, a volte anche dell'ordine dei 20-30 gradi al di sotto dello zero. 

Il miglior compromesso fra le due considerazioni di cui sopra è attualmente fra la metà di febbraio e la metà di marzo.


punta hellbronnerLa risalita può avvenire indifferentemente dalla parte italiana o francese, ovviamente seguendo in seguito percorsi di discesa diversi.

La funivia italiana porta ridosso della Punta Helbronner (mt. 3462, foto a lato), partendo da La Palud (m 1.370) col primo troncone a Pavillon (m 2.173), il secondo al Rifugio Torino (m 3.375) ed il terzo a Punta Helbronner (m 3.462).

Da punta Hellbronner si può ammirare una vista spettacolare, a partire dalla visione del Dente del Gigante da una posizione molto bella.

La traversata, dopo una breve scalinata in uscita dalla funivia, si effettua in direzione del Colle del Gigante, che immette nella Vallèe Blanche e da inizio alla parte sciistica.

 

Traversata 1973

1973 Traversata 

Un caro ricordo

funivia aiguille1La risalita dalla parte francese avviene da Chamonix, zona sud, funivia che porta alla Aiguille du Midi (foto a lato), aperta al pubblico fin dal 1956, e che presenta il maggiore dislivello, con i suoi 2812 metri su un percorso lineare di 5416 metri.

All'arrivo della funivia è presente anche un ascensore che porta in sommità fino all'osservatorio. Lo schema è riportato nella foto sotto.

Lo spettacolo che si può godere dalla sommità è strepitoso, con la vista del Blanc de Tacul vicinissimo, e tutta la Vallée Blanche contornata dalle sue vette. E' molto bella anche la veduta sulla cresta che porta alla Aiguille du Midi.

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 Schema spaccato dell'arrivo della funivia dell'Aiguille du Midi Il ponte dell'Aiguille du Midi 

Una volta scesi dalla funivia, si attraversa un ponte che congiunge il torrione di arrivo della funivia alla Aiguille du Midi, e dopo aver attraversato un cunicolo scavato prima nella roccia e poi nel ghiaccio, si esce all'aperto su un terrazzo panoramico molto bello, da cui si inizia una spettacolare discesa per raggiungere lo spiazzo di partenza della traversata.

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