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La traversata del Monte Bianco
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mio padre Felice

Un piccolo ricordo di papà Felice 

Un grande esperto della Vallée Blanche ...

Un itinerario fra i miti delle Alpi, a portata di tutti gli sciatori anche di media esperienza, purchè accompagnati da una guida o comunque da un esperto della Vallée Blanche e della Mér de Glace.

Sotto il profilo della difficoltà tecnica infatti il percorso è paragonabile ad una pista di medio livello, seppur considerando che si tratta di alta montagna e fuori pista (sebbene l'affluenza faccia si che in pratica molto sovente sia quasi battuta).

Non si richiedono quindi doti sciistiche particolari, se non di saper avere un ottimo controllo della propria velocità e sapere effettuare curve a bassa velocità anche molto strette; a volte è necessario infatti, in taluni punti, seguire dei percorsi obbligati e tortuosi.

La bellezza della gita non risiede nella parte strettamente sciistica, ma è senz'altro una delle meraviglie assolute per gli amanti della montagna per la elevata spettacolarità degli scenari che si susseguono via via che si avanza nel percorso.
La vista è grandiosa e consente di ammirare da vicino le più alte e famose vette dell'alpinismo europeo e un fantastico ghiacciaio, sciando attraverso crepacci e seracchi di dimensioni a volte impressionanti.

Il periodo migliore per effettuare la gita è generalmente da febbraio ad aprile, anche se negli ultimi anni, a causa delle mutate condizioni climatiche, è preferibile non oltrepassare il mese di marzo. Le condizioni del ghiacciaio sono, dal punto di vista sciistico, sempre migliori via via che si retrocede verso i mesi freddi, mentre ovviamente si deve fare la considerazione contraria dal punto di vista climatico, infatti, soprattutto nelle zone più alte, di inverno possono verificarsi situazioni di vento molto forte e freddo molto intenso, a volte anche dell'ordine dei 20-30 gradi al di sotto dello zero. 

Il miglior compromesso fra le due considerazioni di cui sopra è attualmente fra la metà di febbraio e la metà di marzo.


punta hellbronnerLa risalita può avvenire indifferentemente dalla parte italiana o francese, ovviamente seguendo in seguito percorsi di discesa diversi.

La funivia italiana porta ridosso della Punta Helbronner (mt. 3462, foto a lato), partendo da La Palud (m 1.370) col primo troncone a Pavillon (m 2.173), il secondo al Rifugio Torino (m 3.375) ed il terzo a Punta Helbronner (m 3.462).

Da punta Hellbronner si può ammirare una vista spettacolare, a partire dalla visione del Dente del Gigante da una posizione molto bella.

La traversata, dopo una breve scalinata in uscita dalla funivia, si effettua in direzione del Colle del Gigante, che immette nella Vallèe Blanche e da inizio alla parte sciistica.

 

Traversata 1973

1973 Traversata 

Un caro ricordo

funivia aiguille1La risalita dalla parte francese avviene da Chamonix, zona sud, funivia che porta alla Aiguille du Midi (foto a lato), aperta al pubblico fin dal 1956, e che presenta il maggiore dislivello, con i suoi 2812 metri su un percorso lineare di 5416 metri.

All'arrivo della funivia è presente anche un ascensore che porta in sommità fino all'osservatorio. Lo schema è riportato nella foto sotto.

Lo spettacolo che si può godere dalla sommità è strepitoso, con la vista del Blanc de Tacul vicinissimo, e tutta la Vallée Blanche contornata dalle sue vette. E' molto bella anche la veduta sulla cresta che porta alla Aiguille du Midi.

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 Schema spaccato dell'arrivo della funivia dell'Aiguille du Midi Il ponte dell'Aiguille du Midi 

Una volta scesi dalla funivia, si attraversa un ponte che congiunge il torrione di arrivo della funivia alla Aiguille du Midi, e dopo aver attraversato un cunicolo scavato prima nella roccia e poi nel ghiaccio, si esce all'aperto su un terrazzo panoramico molto bello, da cui si inizia una spettacolare discesa per raggiungere lo spiazzo di partenza della traversata.

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